Di cosa si tratta

L' Avviso di istruttoria pubblica finalizzata alla co-progettazione persegue l’obiettivo della realizzazione di interventi per la presa in carico leggera e di contrasto alla solitudine a favore di persone anziane in condizioni di fragilità, in continuità con le attività intraprese nella co-progettazione “ SI FA RETE - supportiamo insieme la fragilità dell’anziano”, di cui all’Avviso approvato con DGR n. 270/2021. Nello specifico, si intende dare continuità alla linea di attività principale che riguarda la presa in carico precoce della persona anziana fragile e la formazione e supporto a favore dei caregiver.

La co-progettazione si sostanzia in un accordo procedimentale di collaborazione che ha per oggetto la definizione di specifici progetti di servizio o di intervento finalizzati a soddisfare bisogni definiti all’atto della programmazione e trova il proprio fondamento nei principi di sussidiarietà, trasparenza, partecipazione e sostegno dell’impegno privato nella funzione sociale.

In armonia con le norme istitutive del finanziamento (artt. 72 e 73 del d.lgs. n.117/2017), nonché delle indicazioni contenute nel D.M. n. 141/2022, le attività di interesse generale da sostenere costituiranno oggetto di iniziative e/o progetti, funzionali al perseguimento degli obiettivi generali indicati nel medesimo D.M.

Ritorna all'indice

Lo strumento della co-progettazione

Lo strumento della co-progettazione viene utilizzato al fine di realizzare interventi di presa in carico leggera a supporto di persone anziane in condizione di fragilità, per promuovere la realizzazione di interventi previsti negli atti e negli indirizzi di programmazione strategica sociosanitaria e sociale per la presa in carico dell’a nziano fragile attraverso la concertazione, con i soggetti del Terzo settore ODV, APS e fondazioni del Terzo settore, comprese le fondazioni ONLUS, di forme e modalità di:
- inclusione degli stessi nella rete integrata sociosanitaria regionale;
- collaborazione tra P.A. e soggetti del Terzo settore;
- messa in comune di risorse per l’attuazione di progetti e obiettivi condivisi.

I temi che sostanzieranno gli interventi riguardano in generale:
- la promozione di una maggiore cultura della fragilità nel sistema quale precondizione della presa in carico, con particolare attenzione ai caregiver;
- l’individuazione e l’interpretazione della domanda della popolazione fragile e delle loro famiglie, partendo dalle caratterizzazioni delle diverse realtà locali;
- la valorizzazione di funzioni e competenze delle risorse che le comunità sanno esprimere (famiglie, enti del Terzo settore, risorse informali) e il sostegno alle molteplici relazioni che tali risorse sono in grado di attivare tra di esse e con le istituzioni pubbliche.

Ritorna all'indice

Finanziamento

Le risorse finanziarie, quantificate in euro 350.000,00 sono specificamente destinate a sostenere le attività delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni del Terzo settore iscritte al RUNTS, comprese le fondazioni ONLUS, (queste ultime per un importo massimo di euro 214.464,64) con sede legale o operativa nella Regione Friuli Venezia Giulia e dovranno essere impiegate in maniera razionale, coerente e sinergica con riguardo agli obiettivi generali per lo sviluppo sostenibile riconducibili all’Agenda 2030 e collocarsi all’interno delle relative aree prioritarie d’intervento (Obiettivo 1 - PORRE FINE AD OGNI FORMA DI POVERTÀ e Obiettivo 3 - SALUTE E BENESSERE: ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE PER TUTTI E PER TUTTE LE ETÀ).

 


Ritorna all'indice

Requisiti di partecipazione

Oltre ai requisiti d'ordine generale, è obbligatorio prevedere nel proprio statuto la realizzazione di attività che includano quelle richieste nell'Avviso:
- aver avuto negli ultimi 3 anni una esperienza concreta in materia di progettazione di interventi innovativi e sperimentali finalizzati ad affrontare specifiche problematiche sociali, in particolare con azioni di supporto a favore della presa in carico leggera, al contrasto della solitudine e all’inclusione sociale della popolazione anziana fragile del territorio regionale;
- aver gestito negli ultimi 3 anni almeno un servizio analogo o svolto attività analoghe a favore della popolazione anziana anche eventualmente in collaborazione con altre realtà presenti sul territorio regionale;
- disporre di risorse e capacità tecnica e professionale, intesa come concreta capacità di operare e realizzare l'attività, da valutarsi anche con riferimento all'esperienza maturata, all'organizzazione, alla formazione e all'aggiornamento dei volontari;
- possedere misure tecniche e organizzative che garantiscano l’adeguato trattamento dei dati personali conformemente al d.lgs. 196/2003 novellato, in conformità alle previsioni del Regolamento UE 2016/679;
- non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo o non aver conferito incarichi a ex dipendenti della Regione FVG (nel triennio successivo alla cessazione del rapporto) che hanno esercitato poteri autorizzativi o negoziali, nei confronti dell’ETS interessato al presente Avviso, per conto dell’amministrazione regionale FVG, negli ultimi tre anni di servizio.

Ritorna all'indice

Obiettivi specifici

In coerenza con la finalità dell’Avviso, nell’ambito dell’obiettivo generale di presa in carico leggera dell’anziano fragile e di supporto ai caregiver , gli interventi che ne discenderanno dovranno essere fortemente integrati con i nuovi modelli di assistenza territoriale individuati nell’ambito del PNRR, DM 77/2021 e nel Piano nazionale non autosufficienza 22-24, ed in particolare per quanto riguarda gli Infermieri di Comunità e i Servizi sociali dei Comuni, individuando le seguenti coordinate:
- la co-progettazione di servizi e interventi quale paradigma innovativo e partecipativo nel sistema dei Servizi in quanto può favorire l’integrazione tra il sistema di cura e il sistema di comunità e facilitare la messa in campo e la ricomposizione di tutte le risorse disponibili e necessarie per dare concretezza alle progettualità (personali, familiari, pubbliche sanitarie e sociali, del privato e del terzo settore, della comunità), in un’ottica finalizzata al superamento di frammentazioni e categorizzazioni;
- il ruolo degli Infermieri di Comunità e dei Servizi sociali dei Comuni nell’i ntercettazione e analisi del bisogno;
- la revisione del Punto Unico di Accesso (PUA) che deve essere il luogo dell’accoglienza sociale e sociosanitaria e porta di accesso alla rete dei servizi e delle risorse territoriali e modalità organizzativa dei servizi di accoglienza e orientamento tra Servizi sociali dei Comuni e Distretti/Azienda Sanitaria. La sua funzione è quella di garantire pari opportunità d’accesso alle informazioni e ai servizi sociali e sociosanitari a coloro che ne abbiano necessità (Programma Regionale dell’Assistenza Territoriale DGR n. 2042/2022 - Piano Regionale Non autosufficienza DGR 929 del 16 giugno 2023).
Pertanto, nell’ottica di un welfare generativo, gli interventi a cura degli ETS di supporto alla presa in carico a favore dell’anziano fragile dovranno realizzarsi all’interno di un modello di collaborazione con i servizi istituzionali (Azienda sanitaria e Servizi sociali dei Comuni).

Gli interventi a cura degli ETS riguarderanno:
I. il supporto ai Servizi istituzionali nell’ambito dell’ analisi del bisogno e dell’ intervento proattivo a favore della popolazione anziana fragile, nell’ambito di aree territoriali definite;
II. il potenziamento delle a ttività di accompagnamento e sostegno alle persone anziane fragili, dei caregiver e delle famiglie in difficoltà, in sinergia con le attività svolte dai servizi sociosanitari e/o sociali del territorio;
III. le attività di informazione/formazione sulla gestione della malattia, organizzati per tipologia di malattia (come ad es. Alzheimer, Parkinson…) rivolte prioritariamente ai caregiver e realizzate in collaborazione con i servizi istituzionali, fortemente correlati alle attività di cui al punto I e II.

Ritorna all'indice

Risultati attesi

Gli ETS, in collaborazione con i servizi, intercettano bisogni non ancora compiutamente manifesti, intervengono proattivamente a favore degli anziani segnalati dai servizi sociosanitari e sociali.

Nei diversi territori e con modalità diverse nel rispetto della rete di supporto territoriale già presente, sono potenziati gli interventi di accompagnamento, sostegno, presa in carico leggera, a favore delle persone anziane fragili, dei caregiver e delle famiglie in difficoltà.

Gli Enti del Terzo settore, in collaborazione con i servizi istituzionali, realizzano interventi di informazione e di formazione rivolti ai caregiver sulla gestione della malattia, correlati agli obiettivi precedenti.

Al termine dell’attività di co-progettazione coordinata dalla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, i soggetti selezionati dovranno produrre un progetto definitivo di intervento articolato in macro-azioni, rivolte ai soggetti target sopra indicati. Il progetto dovrà accrescere le capacità di risposta e mettere in rete le risorse del territorio regionale.

Ritorna all'indice

Modalità di presentazione domanda di partecipazione all’istruttoria pubblica

Gli Enti del Terzo settore, aventi i requisiti sopra descritti, potevano chiedere dal 1° SETTEMBRE 2023 al  30 SETTEMBRE 2023 di partecipare all’istruttoria pubblica finalizzata alla co-progettazione presentando l’istanza, secondo i modelli disponibili nella sezione "modulistica", mediante posta elettronica certificata (PEC) intestata all’Ente del Terzo Settore all’indirizzo PEC della Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità, Servizio affari giuridici e legislativi della Direzione e politiche per il Terzo settore ( salute@certregione.fvg.it ).

Con decreto n. 46614/GRFVG del 12 ottobre 2023 si è preso atto degli esiti della Commissione di valutazione, nominata con decreto n. 45572/GRFVG del 6 ottobre 2023, ammettendo al successivo Tavolo di co-progettazione i seguenti ETS:

  1. ASSOCIAZIONE GOFFREDO DE BANFIELD - ODV ETS
  2. ACLI FRIULI VENEZIA GIULIA APS
  3. CENTRO CARITAS DELL'ARCIDIOCESI DI UDINE ODV ETS
  4. A.P.S. AULÒS

Ritorna all'indice

Tavolo di co-progettazione e accordo di collaborazione

La co-progettazione con i soggetti selezionati, a seguito dell’assegnazione dei punteggi di cui al paragrafo 7. dell'Avviso, si svolgerà in due fasi distinte:

FASE 1: Elaborazione del progetto definitivo in forma concertata (cd. Tavolo di co-progettazione), tra il competente Servizio per il Terzo settore e i referenti selezionati, partendo dalle proposte progettuali da questi presentate. Il progetto definitivo conterrà il piano economico-finanziario, con individuazione del relativo budget suddiviso per azioni di intervento e intensità di coinvolgimento e responsabilità dei diversi attori, l'assetto organizzativo degli interventi e il sistema di monitoraggio e valutazione, nonché il cronoprogramma di esecuzione.

FASE 2: sulla base delle risultanze del progetto definitivo, la Direzione centrale salute politiche sociali e disabilità si riserva di sottoscrivere con uno o più soggetti partecipanti alla co-progettazione l’ accordo di collaborazione, in forma di convenzione, a sensi dell’art. 56 del d.lgs 117/2017 e/o dell’art. 11 della Legge n.241/1990, da sottoscriversi entro il mese di novembre 2023.
L’accordo di collaborazione, sottoscritto con il soggetto o i soggetti selezionato/i, dovrà contenere quanto previsto dall’art. 56, comma 4, del d.lgs. 117/2017 e, in particolare, le disposizioni dirette a garantire l'esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività concordate, nonché il rispetto dei diritti e della dignità degli utenti, e, ove previsti dalla normativa nazionale o regionale, degli standard organizzativi e strutturali di legge.
Dovrà inoltre prevedere:
- la durata del rapporto convenzionale;
- il contenuto e le modalità dell'intervento volontario;
- il numero e l'eventuale qualifica professionale delle persone impegnate nelle attività convenzionate;
- le modalità di coordinamento dei volontari e dei lavoratori con gli operatori dei servizi pubblici;
- le coperture assicurative di cui all'articolo 18 del d.lgs. 117/2017;
- i rapporti finanziari riguardanti le spese da ammettere a rimborso, fra i quali devono figurare necessariamente gli oneri relativi alla copertura assicurativa;
- le modalità di risoluzione dell’accordo;
- le modalità per l’eventuale cessazione anticipata dell’attività per il venire meno delle condizioni di realizzazione, nonché le eventuali modalità per la prosecuzione, anche rimodulata, dell’attività progettuale nel corso di sopravvenute criticità connesse all’attività stessa e/o all’e sistenza del soggetto giuridico;
- le forme di verifica delle attività e di controllo della loro qualità e la verifica dell’a ssolvimento delle reciproche obbligazioni dedotte in convenzione;
- le modalità di rimborso delle spese, nel rispetto del principio dell'effettività delle stesse, con esclusione di qualsiasi attribuzione a titolo di maggiorazione, accantonamento, ricarico o simili, e con la limitazione del rimborso dei costi indiretti alla quota parte imputabile direttamente all'attività oggetto della convenzione.

Con decreto n. 55119/GRFVG del 21 novembre 2023, in esito alle procedure concertative del Tavolo di co-progettazione,  è stato approvato il progetto definitivo "SiFaRete2".

Ritorna all'indice

Spese ammesse

Il rimborso delle spese ammissibili avverrà sulla base delle spese effettivamente sostenute e pagate per la realizzazione delle attività oggetto dell’accordo.
In caso di acconti complessivamente intesi superiori a 15.000,00 euro sarà necessaria la presentazione di una fidejussione. La relativa spesa potrà essere ammessa a rendiconto.
Per l’attività dei volontari trova applicazione quanto indicato dal Codice del Terzo settore (CTS) e in particolare dall’articolo 17.
Le spese rendicontabili sono indicate nel seguente elenco non esaustivo:
1) spese di personale;
2) spese vive e documentate per la gestione del servizio/i e attività;
3) rimborso della quota parte delle spese generali di funzionamento dell'Ente, purché esclusivamente e direttamente imputate allo svolgimento delle attività convenzionate;
4) oneri relativi alle spese assicurative.
Si stabilisce il massimale di costo orario di euro 25,00 lordi ammissibile a rimborso, o in ogni caso, il riferimento del contratto collettivo in caso di ricorso a personale dipendente o somministrato.
Per eventuali professionisti esterni, il costo della prestazione intellettuale fatturata, che potrà essere ammessa a contributo, dovrà essere determinato nel rispetto delle vigenti disposizioni normative e delle tabelle tariffarie ordinistiche, di categoria, ecc.

Ritorna all'indice

Modalità di erogazione

Il finanziamento sarà erogato ai soggetti individuati, con le seguenti modalità:
1. Il primo acconto, pari al 30% dell’ammontare complessivo del finanziamento, all’atto di sottoscrizione della convenzione, verificata la formale trasmissione della comunicazione di inizio attività;
2. il secondo acconto, pari al 50% dell’ammontare complessivo del finanziamento, previa presentazione della rendicontazione e della relazione intermedia relativa al programma di attività, secondo quanto previsto dal cronoprogramma;
3. il saldo, pari al 20% del finanziamento attribuito a conclusione delle attività e previa presentazione della rendicontazione finale, corredata di apposita relazione finale e relativa documentazione.

LE ATTIVITA’ PREVISTE DAL PIANO DEFINITIVO DOVRANNO ESSERE ULTIMATE ENTRO IL 31 DICEMBRE 2024.
LA RENDICONTAZIONE FINALE DOVRA’ AVVENIRE ENTRO IL 31 GENNAIO 2025.

Per le spese ammissibili, non ammissibili, modalità di rendicontazione e ogni altra previsione fare riferimento al testo dell’Avviso.

Ritorna all'indice

Informazioni

Per informazioni relative al presente Avviso è necessario riferirsi alla Direzione centrale salute, politiche sociali e disabilità - Servizio affari giuridici e legislativi della Direzione e politiche per il Terzo settore, e-mail terzosettore@regione.fvg.it

Ritorna all'indice

.