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Lavoratori domestici al seguito di cittadini italiani all'estero che rientrano in Italia (articolo 27, comma 1, lettera E), D.Lgs. 286/98).
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La domanda di nulla osta
La domanda va trasmessa telematicamente dal datore di lavoro allo Sportello per l’Immigrazione attraverso il portale del Ministero dell'Interno.
Una volta accreditatosi sul sito del Ministero per l’inoltro di istanze di nulla osta per il collaboratore familiare al seguito deve compilare il Modello H.
Se l’istanza di nulla osta viene accolta dallo Sportello per l'Immigrazione, il datore di lavoro viene convocato per il ritiro della comunicazione di rilascio del nulla osta e per la sottoscrizione del contratto di soggiorno.
Per quanto tempo si può richiedere il nulla osta
Il nulla osta può essere richiesto e rilasciato per la durata massima di due anni e se ne può ottenere la proroga per la stessa durata e alle stesse condizioni del primo nulla osta sino al raggiungimento del limite massimo di 4 anni.
Cosa fare dopo aver ottenuto il nulla osta
Una volta ottenuto il nulla osta il datore ne dà comunicazione al lavoratore straniero che è così in grado di fissare un appuntamento presso il Consolato competente per territorio per il ritiro del visto di ingresso in Italia.
Arrivato in Italia, il lavoratore si deve recare, entro e non oltre otto giorni dal suo ingresso nel Paese, allo Sportello per l'Immigrazione per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e per il ritiro della modulistica (modello 209) necessaria alla successiva richiesta di rilascio del permesso di soggiorno, da inoltrare alla Questura competente per territorio tramite l'apposito kit postale.
Cambiamenti datore di lavoro
Documentazione da produrre
- n. 1 marca da bollo da euro 16,00 i cui estremi sono stati indicati nella domanda telematica;
- n. 1 marca da bollo da euro 16,00 per il rilascio della comunicazione relativa al nulla osta emesso dallo Sportello per l'Immigrazione;
- copia della prima pagina del passaporto del lavoratore;
- fotocopia del documento di identità del datore di lavoro (se straniero anche copia del titolo di soggiorno);
- dichiarazione del datore di lavoro richiedente attestante il suo rientro definitivo in Italia;
- contratto di lavoro domestico regolarmente in corso all'estero da almeno un anno con cittadino italiano o comunitario residente all'estero, autenticato dalla Rappresentanza Diplomatico Consolare italiana;
- l'ufficio provvederà in autonomia alla verifica del possesso dei requisiti reddituali del datore di lavoro, richiedendo ove necessario eventuali integrazioni documentali.