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Con
decreto
del Presidente della Regione del 18 febbraio 2016, n. 034/Pres è stato approvato il Programma
regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti, parte integrante del Piano regionale di
gestione dei rifiuti, scaricabile al seguente link:
Programma
regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti
Il programma, strutturato sulla base delle indicazioni fornite dalle specifiche linee guida
della commissione europea, propone una serie di azioni da sviluppare sul territorio regionale con
il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse di volta in volta individuati. Le azioni
proposte derivano dalle migliori esperienze maturate in materia di prevenzione della prevenzione
dei rifiuti in Italia e in regione e devono essere promosse attraverso opportuni strumenti di
informazione, promozione e regolazione.
Le azioni individuate dal Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti
sono le seguenti:
Sezioni |
Azioni |
Flusso di rifiuti |
1. Sprechi alimentari |
ritiro degli alimenti prossimi alla scadenza presso la distribuzione commerciale |
Biodegradabili |
ritiro di pasti cotti non consumati da utenti di mense pubbliche e private |
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riduzione degli sprechi domestici |
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diffusione doggy-bag |
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2. Rifiuti biodegradabili |
autocompostaggio |
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riutilizzo delle alghe spiaggiate |
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utilizzo dei dissipatori |
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3. Rifiuti cartacei |
dematerializzazione della pubblicità postale indesiderata |
Carta |
minimizzazione della posta cartacea |
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promozione delle buone pratiche negli uffici |
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promozione del bookcrossing |
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4. Acqua pubblica |
diffusione delle case dell’acqua |
Imballaggi |
promozione dell’acqua alla spina |
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5. Imballaggi |
diffusione dei prodotti sfusi |
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promozione della filiera corta |
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diffusione dell’eco-design |
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promozione imballaggi riutilizzabili |
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6. Usa e getta |
diffusione dei pannolini lavabili e anticipazione dell’eliminazione dell’uso del pannolino |
Indifferenziati |
promozioni di eventi ecosostenibili |
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7. Pericolosità dei rifiuti |
recupero dei prodotti farmaceutici invenduti |
Raccolte selettive |
recupero dei prodotti farmaceutici di fine cura |
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utilizzo batterie ricaricabili |
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8. Beni durevoli |
promozione dei centri di riuso |
Raee, ingombranti ed altri flussi |
promozione dei mercatini periodici dell’usato |
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9. Materiali da costruzione |
promozione della demolizione selettiva di edifici |
Costruzione e demolizione |
promozione del riutilizzo in situ dei rifiuti da costruzione e demolizione di strade |
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10. Sottoprodotti industriali |
promozione della simbiosi industriale |
Speciali |
11. Acquisti verdi |
applicazione dei criteri ambientali minimi |
Vari |
Per la predisposizione del Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti,
al fine di valutare l’efficacia di alcune azioni e favorirne la diffusione, il Servizio disciplina
gestione rifiuti e siti inquinati ha posto in campo alcune attività che si elencano di seguito:
Realizzazione dei centri di riuso
: al fine di fornire un supporto ai Comuni che intendono realizzare un centro di riuso sul
proprio territorio con delibera di giunta regionale 22 luglio 2015, n. 1481 sono state approvate leLinee
guida regionali per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso. Per promuovere
concretamente la realizzazione e l’allestimento dei centri di riuso, dopo una fase ricognitiva
finalizzata a verificare l’interesse delle amministrazioni comunali, con legge regionale 6 agosto
2015, n. 20 “Assestamento del bilancio 2015 e del bilancio pluriennale per gli anni 2015-2017 ai
sensi dell’articolo 34 della legge regionale 21/2007”, è stato inoltre previsto uno specifico
canale contributivo a favore dei Comuni, disciplinato dal d.p.reg. 28 agosto 2015, n.
0176/Pres.
Monitoraggio delle case dell’acqua
: nell'ambito dello sviluppo del Programma regionale di prevenzione della produzione dei
rifiuti l'associazione di promozione sociale Animaimpresa, per conto del Servizio disciplina
gestione rifiuti e siti inquinati, ha rilevato la diffusione delle case dell'acqua sul territorio
regionale. In regione nel 2015 sono stati censiti 128 impianti che hanno erogato oltre 20 milioni
di litri di acqua, consentendo la riduzione della produzione di circa 600 tonnellate di rifiuti di
plastica e di circa 4.000 tonnellate di emissioni di CO2.
Indagine sulla diffusione dell’utilizzo dei prodotti sfusi: scopo dell’iniziativa
sono state la ricognizione della diffusione della distribuzione dei prodotti sfusi sul territorio
regionale e la valutazione dei benefici e delle criticità derivanti da tale pratica.
Ricognizione dei progetti innovativi sviluppati dalle aziende regionali nell’uso degli
imballaggi: la finalità dell’iniziativa è stata quella di mettere in rilievo le “buone
pratiche” nell’utilizzo degli imballaggi relativamente ad aspetti quali riciclabilità,
riutilizzabilità, capacità di recupero organico, certificazioni ambientali di prodotto, gestione
ambientale, •r iduzione del rapporto peso/volume e innovazioni di design. Gli indicatori sono stati
verificati per le aziende del Friuli Venezia Giulia, contattate direttamente o tramite le
associazioni di categoria.
Attivazione dell’autocompostaggio presso gli istituti scolastici: l’attività
svolta a scopo educativo e con finalità di sperimentazione, presso istituti scolastici dotati di
servizi mensa. Sono state siglate specifiche convenzioni con i Comuni di Udine, Codroipo e
Pordenone, per un totale di sette istituti scolastici coinvolti. A ciascun istituto è stata fornita
una compostiera da 1000 litri, messa a disposizione da Net Spa, A&T2000 Spa e Gea Spa, aziende
di gestione dei rifiuti urbani sui territori comunali coinvolti nel progetto.
Progetto di prevenzione e riduzione dei rifiuti mediante il riutilizzo a fini sociali di
prodotti invenduti:
il progetto è realizzato in collaborazione con l’a ssociazione di promozione sociale
Animaimpresa e con la società Last Minute Market, spin-off dell’U niversità di Bologna. Il
progetto, della durata di due anni, è il consolidamento a livello regionale della fase preliminare
svolta nell’anno 2012.
Adesione al progetto Fusions - Food Use for Social Innovation by Optimising Waste Prevention
Strategies:
il progetto è finanziato dal settimo programma quadro per la ricerca dell’U nione Europea, si
inserisce nel contesto dell’uso efficiente delle risorse ed ha come obiettivo la riduzione degli
sprechi alimentari. Avviato nell’agosto 2012 ha una durata di quattro anni e si propone di:
armonizzare le metodologie di monitoraggio degli sprechi alimentari in uso presso i paesi
dell’Unione europea;
mettere in luce le innovazioni di tipo normativo, tecnologico e sociale che possono
contribuire a ridurre gli sprechi alimentari;
sviluppare gli indirizzi per le linee guida per una politica europea contro gli sprechi
alimentari.
In tal modo il progetto FUSIONS contribuisce a raggiungere gli obiettivi previsti dalla “
Roadmap towards a Resource Efficient Europe”, nonché gli obiettivi proposti dalla Commissione
Europea per il 2020 di riduzione del 50% degli sprechi alimentari e del 20% delle risorse
utilizzate nella catena alimentare.
Adesione al Piano di Zona 2013-2015 dell’ambito
distrettuale 1.2 del Comune di Trieste:
il piano prevede un obiettivo locale di “Contrasto dello spreco alimentare mediante la
messa a sistema di tutti soggetti istituzionali e non che operano sul territorio cittadino in
materia di recupero e distribuzione dei beni alimentari per favorire la distribuzione dell’i
nvenduto in scadenza mediante le microaree e le diverse associazioni che offrono servizi di mensa
ai loro utenti”.
Il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati ha aderito formalmente al Piano
di Zona
mediante la messa in rete del progetto INF.E.A. 2012.
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