contenuti
I prati stabili ancora presenti sul territorio regionale rappresentano un prezioso serbatoio di biodiversità. Costituiscono l’habitat ideale per molti animali e possono ospitare moltissime specie erbacee anche su piccole superfici, alcune di notevole interesse tra cui vari endemismi, per esempio Dianthus sanguineus, Knautia ressmannii, Brassica glabrescens, Matthiola fruticulosa sp.valesiaca, Leontodon berinii per quanto riguarda gli ambienti asciutti e Erucastrum palustre, Armeria helodes, Centaurea forojuliensis, Euphrasia marchesettii, Senecio fontanicola per gli ambienti umidi.
Indice dei contenuti
- Cosa sono
- Banca dati e Inventario dei prati stabili di pianura
- Consultazione Banca dati e Inventario – Dati georiferiti e tavole
- Contributi per la conservazione dei prati stabili
- Prati tutelati
- Misure di conservazione
- Autorizzazione ad attività in deroga alle misure di conservazione
- Aggiornamenti dell'inventario – inserimenti, modifiche, esclusioni
- Ripristino delle praterie magre – Progetti LIFE
Cosa sono
I prati stabili sono quelle formazioni erbacee, costituite da un numero elevato di specie
vegetali spontanee, che non hanno mai subito il dissodamento e vengono mantenute solo con
operazioni di sfalcio (e, limitatamente alla tipologia B1- arrenatereti, eventuale
concimazione Allegato C LR 9/2005).
Queste formazioni erbacee, da non confondere con i prati avvicendati costituiti da erba
medica o trifoglio e/o da graminacee seminate, erano un elemento piuttosto comune del paesaggio
della pianura friulana prima che la diffusione delle monocolture agricole e l’urbanizzazione ne
causassero la progressiva scomparsa. La Legge Regionale 9/2005 (Norme regionali per la tutela dei
prati stabili naturali) comprende nei prati stabili anche le formazioni erbacee che, seppur
derivate da precedente coltivazione, presentano la composizione floristica delle tipologie previste
in legge e quelle che hanno subito manomissioni ma conservano buona parte delle specie
tipiche, e i prati derivati da interventi compensativi o ripristini.
Banca dati e Inventario dei prati stabili di pianura
L’INVENTARIO è un sottoinsieme della banca dati e contiene i prati stabili tutelati ai sensi dell’art.3 della LR 9/2005 cioè sottoposti alle misure di conservazione riportate all’art.4 della stessa legge; al 2023 contiene i dati di 8.165 appezzamenti prativi, per una superficie di 9.408 ettari. L’inventario è uno strumento dinamico, approvato per la prima volta con D.G.R. n. 2166 /2007 viene periodicamente aggiornato sia d’ufficio che su domanda del proprietario o del conduttore; attualmente è in vigore quello approvato con D.G.R. n.1370/2023. Le superfici individuate nell’inventario costituiscono aree prioritarie nella concessione di contributi forfetari annui erogati dall'Amministrazione regionale per la conservazione dei prati attuata attraverso sfalci.
Per informazioni sui contributi vai alla pagina dedicata:
Consultazione Banca dati e Inventario – Dati georiferiti e Tavole
La banca dati e l’inventario dei prati stabili naturali georiferiti sono caricati in IRDAT nell’u
ltimo aggiornamento in vigore (DGR 1370/2023), visualizzabili e scaricabili in vari formati
vettoriali (Kml-Kmz e Shapefile) tramite la piattaforma Eagle.FVG (link disponibile nella colonna
di destra con relativa guida all’uso); per conoscere facilmente la superficie a prato stabile
tutelata (inventario) o NON tutelata (banca dati) per singola particella catastale senza utilizzare
un programma GIS, può essere consultato il file Excel “superfici a prato stabile per singola
particella catastale” che deriva dall’intersezione spaziale tra la banca dati aggiornata dei prati
stabili naturali (DGR 1370/2023) e le geometrie catastali aggiornate a settembre 2023.
Inoltre, sono disponibili le rappresentazioni cartografiche dell'inventario approvato, in
formato .pdf, allegate alla DGR 1370 del 01 settembre 2023, pubblicata sul BUR n. 37 del
13 settembre 2023.
WebGIS, tavole in formato .pdf e il file Excel “superfici a prato stabile per singola
particella catastale” sono consultabili nella pagina dedicata al seguente link:
Contributi per la conservazione dei prati stabili
L’articolo 8 della Legge Regionale 29 aprile 2005, n. 9 e sue modifiche e integrazioni,
autorizza l’Amministrazione regionale a concedere un contributo forfetario annuo per le attività
svolte dai proprietari o conduttori per la conservazione dei prati stabili inseriti nell’apposito
inventario regionale.
Per vedere tutte le informazioni sui contributi vai alla pagina dedicata:
Prati tutelati
Sono inserite nell’inventario le superfici prative caratterizzate dalle tipologie vegetazionali
elencate nell’Allegato A della Legge Regionale 9/2005 e/o che derivano da interventi compensativi e
riduzioni in pristino, purché:
- ricadano nei territori di pianura dei Comuni elencati nell’Allegato B della Legge Regionale
9/2005;
- presentino una pendenza media non superiore al 10 per cento;
- ricadano in Siti Natura 2000 oppure, all’esterno di tali siti, ricadano nelle zone E ed F
(o comunque in zone di tutela ambientale-paesaggistica) dei Piani regolatori generali comunali
esecutivi al 28 luglio 2012;
- non derivino da coltivazione effettuata successivamente al 1° gennaio 1992 (condizione
valida esclusivamente per le superfici associate alla tipologia indicata come “Arrenatereti”
nell'allegato A, punto B1, della Legge Regionale 9/2005);
- non derivino da ritiro dei seminativi dalla produzione;
- non ricadano in zone interessate da opere idrauliche.
Molte tipologie di prato stabile e varie specie vegetali e animali in esse presenti sono di interesse comunitario. Circa il 47% delle superfici prative tutelate in inventario è ricompreso nei siti (ZPS ZSC) della rete Natura 2000
Misure di conservazione
Sono disposte dall’articolo 4, Legge Regionale 9/2005.
Sulle superfici inserite nell’inventario dei prati stabili naturali di pianura non è ammesso:
a) ridurre la superficie tutelata;
b) effettuare trasformazioni colturali, modificazioni del suolo, livellamenti del terreno,
scavi, riporti o depositi di materiale;
c) dissodare, alterare il cotico, seminare specie non appartenenti all'associazione vegetale
interessata;
d) piantare specie arboree o arbustive;
e) irrigare (a eccezione dei prati associati alle tipologie B e C, indicate nell'Allegato A
della Legge Regionale 9/2005).
Sulle superfici inserite nell’inventario dei prati stabili naturali di pianura è ammesso:
a) concimare purché con le modalità indicate nell'Allegato C della Legge Regionale 9/2005;
b) pascolare purché non si causi degrado o alterazione della tipologia di prato stabile
naturale.
La violazione delle norme di conservazione prevede sanzioni e l’obbligo del ripristino.
Autorizzazione ad attività in deroga alle misure di conservazione
Le attività in deroga alle misure di conservazione sono disposte dall’articolo 5, Legge
Regionale 9/2005, e sono ammesse in caso di:
a) motivi di rilevante interesse pubblico, in mancanza di soluzioni alternative;
b) interventi sulle superfici associate alla tipologia indicata come “Arrenatereti”
nell'allegato A, punto B1 della Legge Regionale 9/2005.
L’autorizzazione in deroga è rilasciata con le seguenti modalità:
- previa domanda degli interessati (Modello disponibile qui a destra) – esito del
procedimento amministrativo entro 60 giorni dalla richiesta;
- prevedendo la realizzazione di interventi compensativi secondo le modalità tecniche
indicate nell’allegato C della Legge Regionale 9/2005;
- previo versamento di un deposito cauzionale o la stipulazione di idonea fideiussione a
garanzia della corretta esecuzione degli interventi compensativi.
Aggiornamenti dell'inventario – inserimenti, modifiche, esclusioni
Gli aggiornamenti sono disposti dall’ex articolo 6 bis, Legge Regionale 9/2005.
Il perimetro di una formazione prativa inserita nell’inventario dei prati stabili naturali
può essere modificato (mediante esclusione o variazione) in ogni tempo, qualora non presenti più i
requisiti previsti dall’articolo 2 della Legge Regionale 9/2005, oppure non rientri nell’ambito di
applicazione definito all’articolo 3, con le seguenti modalità:
- su domanda del proprietario o del conduttore (Modello disponibile qui a destra– esito del
procedimento amministrativo entro 60 giorni dalla richiesta;
- d’ufficio anche in esito alle attività di monitoraggio di habitat e specie di cui all’a
rticolo 8 della Legge Regionale 7/2008.
Ripristino delle praterie magre – Progetti LIFE
La Regione è intervenuta, nell’attività di ripristino delle praterie magre (habitat di interesse comunitario classificabile come prato stabile), attraverso due progetti cofinanziati dalla commissione europea, LIFE MAGREDI GRASSLAND e LIFE POLLINACTION. Il primo ha recuperato oltre 500 ettari di praterie magre in tutta la regione, il secondo è incentrato sui prati stabili quale caposaldo ecologico indispensabile a sostenere la rete di impollinazione da cui dipende anche tanta parte dell’attività agricola e ha sviluppato una specifica azione con l’obbiettivo di attivare tre filiere sui Prati stabili della Regione FVG: latte/fieno, fiorume e miele, favorendone la valorizzazione e la gestione ecosostenibile.
Per i link ai progetti, vedere i banner in colonna di destra.